Sono una ragazza di 16 anni e un ragazzino di 14, entrambi nati in Italia da famiglie straniere, i responsabili dell’incendio che nella serata di ieri, giovedì 3 febbraio, ha distrutto la corona di alloro deposta ai piedi del monumento collocato in piazza della Riconciliazione a Poggio a Caiano per ricordare le vittime della guerra. I carabinieri sono arrivati ai due minorenni nel giro di pochissimo tempo; tutti e due devono rispondere di vilipendio ai simboli dello Stato e di danneggiamento. Un gesto estremo che sarebbe stato dettato dal risentimento nutrito dai due ragazzini nei confronti del tricolore. Nessuno dei due ha spiegato esattamente il motivo dell’accanimento, ma chi ha assistito alla scena ha riferito ai carabinieri di aver sentito frasi contro l’Italia mentre la corona di alloro bruciava. E’ stata un’indagine lampo che però, in queste ore, ancora continua: gli investigatori stanno analizzando i profili social dei due minorenni per rintracciare eventuali motivi di rancore nei confronti del Paese nel quale sono nati e vivono. I genitori, arrivati in caserma per riprendersi i figli, hanno mostrato dispiacere per l’accaduto, hanno preso le distanze e condannato il gesto.
Il rapporto dei carabinieri è già sulle scrivanie della procura per i minorenni che deciderà il da farsi.
Il sindaco di Poggio a Caiano, Francesco Puggelli, si è detto amareggiato: “Si tratta di un atto gravissimo che colpisce la memoria della nostra storia. E’ giusto che gli autori vengano fermamente condannati e ci aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso in tempi rapidi e senza sconti. Questo fatto, come altri avvenuti in passato, è il segnale di un disagio di cui dobbiamo farci carico tutti”.