“Venite, ho accoltellato mia moglie”. E’ la telefonata arrivata al 118 all’alba di oggi pochi attimi dopo la tragedia che si è consumata tra le mura di un terratetto in via Fiorentina, periferia sud di Prato. A farla è stato un uomo di 75 anni, Franco Mengoni, arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Quando la polizia è arrivata, era ancora accanto alla moglie, Franca Fioravanti, 79 anni. L’anziana è ricoverata all’ospedale di Prato, in prognosi riservata; è stata colpita con un coltello a serramanico: quattro fendenti, tutti al collo.
La telefonata che ha messo in moto i soccorsi è arrivata qualche minuto prima delle 5. Via Fiorentina è stata svegliata dalle sirene della polizia e dell’ambulanza inviata dal 118. Le condizioni della donna sono apparse subito gravissime. L’uomo, con addosso indumenti sporchi di sangue, ha ammesso le proprie responsabilità ma non sono del tutto chiari i motivi che lo hanno spinto ad impugnare il coltello e a scagliarsi contro la moglie. Secondo chi conosce la coppia, che non ha figli e da sempre abita in via Fiorentina, i due anziani conducevano una vita normalissima dopo anni e anni di lavoro nel settore tessile. Tutti e due erano alle prese con qualche problema di salute. Qualche acciacco, nulla di grave, nulla che potesse far sospettare la tragedia di oggi.
Nella casa della coppia è stato fatto un lungo sopralluogo per mettere insieme tutti gli elementi utili a definire meglio i contorni di quanto successo. Il coltello a serramanico è stato sequestrato e verrà analizzato per ricostruire, in base alle ferite, la dinamica dell’aggressione.
In questura, il magistrato di turno ha incontrato e interrogato l’uomo. Assistito da un avvocato d’ufficio, l’anziano ha risposto alle domande, ha detto di aver accoltellato la moglie ma non avrebbe spiegato il perché. Difficile dire se i piccoli problemi di salute possano essere sembrati uno scoglio difficile da superare, se possano aver destabilizzato fino al punto di arrivare a sfiorare tragedia. L’ipotesi formulata dagli inquirenti è che si sia trattato di un gesto d’impeto.
Il settantacinquenne è stato rinchiuso nel carcere della Dogaia.