Un comportamento gravissimo che denota mancanza di rispetto verso lavoratrici, lavoratori e istituzioni. E rappresenta una ferita profonda nella storia recente delle vertenze occupazionali della Toscana. È il giudizio duro, in una nota, della Regione Toscana sull’assenza della proprietà alla prima riunione del tavolo sulla questione Alival, che si è svolta nel pomeriggio di ieri.
Il gruppo Castelli, controllato dalla multinazionale Lactalis, il 18 aprile scorso ha annunciato la chiusura degli stabilimenti italiani sia in Toscana, a Ponte Buggianese in Valdinievole (oltre ad alcuni esuberi nel sito di Santa Rita di Cinigiano in provincia di Grosseto), sia in Calabria, comunicando il licenziamento a tutti i dipendenti. In Toscana la vicenda riguarda il destino di oltre 80 famiglie.
“Sconcerta l’assenza di Lactalis con la sua Bu Nuova Castelli alla prima riunione del tavolo di crisi aperto dalla Regione Toscana a seguito dell’annunciata chiusura di Ponte Buggianese”, affermano, in una nota congiunta, Francesco Baccanelli, Flai Cgil Pistoia-Prato, e Carla Ciocci, Ugl Agroalimentare, congiuntamente alle Rsu del sito della Valdinievole.
Dal canto suo Alival, in una nota riferisce “di aver comunicato di ritenere non opportuno partecipare a detto incontro coerentemente con gli impegni assunti con le Oo.Ss. riguardo al metodo di confronto con le parti sociali”, auspicando “che anche la Regione Toscana, sostenendo l’apertura di un tavolo di confronto in sede Ministeriale come congiuntamente richiesto dalle Oo.Ss. e dall’azienda, partecipi attivamente in tale sede alla composizione della vertenza insieme a tutte le istituzioni e parti sociali”.