“La mancata sospensione, almeno fino ad oggi, delle scadenze fiscali e contributive a carico delle imprese alluvionate di Pistoia e Prato, è un fatto inconcepibile. Aziende che hanno perso tutto e che ancora non sanno se e quando riusciranno a ripartire, si trovano in questo modo nella singolare condizione di subire un altro smacco. Serve un provvedimento urgente in questo senso”. Lo dice Confcommercio Pistoia e Prato, intervenendo a ridosso delle primissime scadenze, senza che ancora si intraveda un decreto ad hoc da parte del Governo. “Mentre Arera sospende le richieste relative alle utenze di acqua, luce e gas, sugli altri fronti che impattano in tema di costi di gestione delle aziende tutto tace”, prosegue l’associazione dei commercianti, aggiungendo che “è incomprensibile il fatto che non sia stato inserito in questo provvedimento lo smaltimento rifiuti e che le scadenze Tari rimangano intatte”. “Dopo aver passato giorni interi immersi nell’acqua e nel fango – sottolinea l’associazione -, gli imprenditori hanno accatastato enormi cumuli di materiali e prodotti inutilizzabili. Un danno gigantesco, a cui adesso rischia di aggiungersi la beffa del pagamento di tariffe salate per lo smaltimento”. Da qui l’appello al commissario Eugenio Giani, alla Regione ed ai Comuni “di farsi portatori solerti di queste istanze presso il Governo nazionale, perché la situazione, già tremenda, non assuma tinte ancora più problematiche. Mentre moltissime attività lavorano senza sosta per tornare ad una difficile normalità, tentando con enorme fatica – conclude Confcommercio – di salvare almeno il Natale”.