Piccola riduzione di pena in Appello per l’ex brigadiere dei carabinieri Giuliano Rosa, accusato di aver fatto da basista, con un collega, a un gruppo di rapinatori campani che il 3 maggio 2019 mise a segno un colpo nella villa di un imprenditore cinese. Giuliano Rosa, nel frattempo congedato dall’Arma, difeso dagli avvocati Elena Giunti e Vincenzo De Franco, è stato condannato a 4 anni 5 mesi e 10 giorni di reclusione con lo sconto, rispetto al primo grado, di quasi tre mesi per effetto dell’assoluzione dall’accusa di peculato.
Secondo la ricostruzione della procura, recepita dai giudici di primo grado, Rosa insieme all’ex appuntato Ennio Serino (che ha patteggiato una condanna a 4 anni) avrebbe fornito a tre rapinatori campani tutte le informazioni necessarie a fare il colpo. I tre banditi, indossando pettorine dell’Arma, impugnando una pistola, vera o finta non si è mai saputo, e sventolando un mandato di perquisizione, si presentarono alla porta dell’imprenditore cinese a cui portarono via tutti i soldi in contanti di cui disponeva in quel momento: 11mila euro. Un bottino assai inferiore agli 80-100mila euro che i rapinatori pensavano di trovare sulla base delle informazioni dei due carabinieri all’epoca dei fatti in servizio alla sezione Radiomobile di Prato. Coinvolti nell’inchiesta anche due venditori ambulanti originari della Campania ma con un lavoro stabile a Prato, accusati di aver fatto da tramite tra i militari e i rapinatori.