«Siamo stanchi della solidarietà ipocrita e delle promesse virtuali dei politici». A pochi giorni dal quinto anniversario dell’incidente Erasmus in cui morirono 7 studentesse italiane, i genitori delle vittime non si danno pace. I genitori di Elena Maestrini, la studentessa di 21 anni di Bagno di Gavorrano, in provincia di Grosseto, rimasta vittima dell’incidente, hanno inviato una lettera aperta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in cui emerge in modo molto chiaro la loro amarezza e delusione. “Sono trascorsi cinque anni da quel tremendo e assurdo giorno, il 20 marzo 2016, nulla è stato fatto se non tentare di insabbiare questa immane tragedia da parte sicuramente di alcuni componenti della magistratura spagnola, non escludendo il governo catalano e quello centrale, i quali sono rimasti in disparte e in silenzio. Tre tentativi di archiviazione e altrettanti ricorsi da parte dei genitori”, scrivono i genitori di Elena. Il dolore è immane, aggiungono, e la nostra ormai unica speranza, oltre a quella di fare giustizia e verità, è di provare a sensibilizzare i legislatori affinché siano emesse nuove normative in materia di sicurezza dei viaggi in autobus a tutela di tutti quei giovani che continueranno a compiere esperienze di vita grazie anche a Erasmus”.