Dai rifiuti all’acqua, passando per la messa in sicurezza del territorio da frane e alluvioni, fino alla mobilità pubblica urbana, extraurbana e ciclabile, senza dimenticare la ztl, lo smart working, l’agricoltura, le attività venatorie, il verde pubblico e la scuola. Sono alcuni dei punti che Legambiente Pistoia ritiene «prioritari per favorire un cambiamento della società e dell’economia nella direzione di una maggiore equità sociale e sostenibilità ambientale» e che ha inserito in un documento, presentato nel corso di un incontro al parco di Monteoliveto, alle forze politiche e ai candidati, non solo alla carica di sindaco (alcuni non presenti), che partecipano alle elezioni comunali del 12 giungo, chiedendo loro di tenere conto dell’analisi fatta da un team di esperti dell’associazione ambientalista. «Abbiamo evidenziato molti dei problemi di Pistoia – afferma Antonio Sessa, presidente del circolo locale di Legambiente, che conta oltre 500 soci – Secondo noi, con i fondi del Pnrr e della transizione ecologica, si potrebbero recuperare o riconvertire molte delle aree degradate che abbiamo indicato, restituendole alla fruizione dei cittadini».