Per evitare che il fisco mettesse le mani sui suoi beni, ha ceduto la casa al figlio attraverso una compravendita risultata sospetta agli occhi della guardia di finanza. L’immobile, situato nella zona di via Ciliani, è stato sequestrato insieme a depositi su conti correnti per un valore complessivo di 420mila euro.
Il provvedimento, a carattere preventivo e finalizzato alla confisca, è stato emesso dal tribunale di Prato ed eseguito dai militari della Sezione operativa del gruppo della guardia di finanza. Nel mirino un’imprenditrice cinese di 40 anni, titolare di una ditta individuale con la quale, a partire dal 2020, ha maturato un grosso debito con l’Erario originato da tasse mai pagate. La donna, per mettere al riparo le proprie ricchezze, ha ceduto la casa al figlio, 20 anni, dipendente di un’impresa gestita da un connazionale. Le indagini della guardia di finanza, coordinate dalla procura, hanno permesso di accertare due elementi fondamentali: il primo che, seppure nascosta dietro un prestanome, la donna è titolare della ditta che ha accumulato il debito; il secondo che la vendita della casa al figlio, privo di capacità reddituale sufficiente all’acquisto, è stata solo un trasferimento fraudolento, vale a dire una simulazione per sottrarre il bene alle mire del fisco.