Alle elezioni politiche del 25 settembre potrebbe esserci anche un candidato pratese del Pd. Ad aprire un piccolo spiraglio è stato il passo indietro annunciato dalla sottosegretaria uscente Caterina Bini pronta a rinunciare al collegio plurinominale della Camera per fare spazio ad un nome del territorio. Non uno qualsiasi però: la condizione è che il suo nome venga sostituito con quello della collega, ma anche amica Benedetta Squittieri, assessore comunale al Bilancio e alle Attività produttive e senza dubbio il nome più importante della rosa dei cinque che la direzione provinciale del Pd ha fatto arrivare al segretario Enrico Letta. Tutto è ora nelle mani della segreteria provinciale. Oggi alle 12 la riunione convocata in fretta e furia dopo la mossa della pistoiese Bini. Obiettivo: trovare unità su un nome, o meglio sul nome dell’assessore Squittieri. Obiettivo mancato, almeno per il momento. Il segretario Marco Biagioni ha dovuto fare un giro di telefonate – telefonate importanti – per dire che ancora il nome non c’è. Certo non un bel segnale per Roma che potrebbe anche decidere di assegnare il posto della sottosegretaria ad un ‘paracadutato’ lasciando così Prato a bocca asciutta per la seconda volta in poche ore. E’ chiaro che attorno a Benedetta Squittieri non c’è sintesi perché al contrario l’opportunità data da Caterina Bini sarebbe stata subito colta dal partito. Di sicuro c’è che la figura dell’assessore Squittieri è, nella rosa, quella più rappresentativa e con maggiori chance: dalla sua gli incarichi di partito a livello nazionale, l’esperienza amministrativa con il sindaco Matteo Biffoni, i buoni uffici a Roma a partire dal ministro della Cultura, Dario Franceschini. Ce n’è abbastanza per convincere Letta e per provare a spuntarla in un collegio in cui tutto può accadere. Ma è chiaro che il partito deve superare i tentennamenti e deve farlo subito, valicando le logiche correntizie e provando a dare al territorio la possibilità di essere rappresentato, quella possibilità che solo poche ore fa non era neppure più ipotizzabile. Serve decidere e serve farlo prima possibile, serve trovare una posizione unitaria attorno ad un nome e serve, stando al quadro che si è delineato, che quel nome sia Benedetta Squittieri. La partita è ancora aperta ma è ormai arrivata ai minuti di recupero, quell’ultimo scampolo di gioco in cui si deve cercare di segnare una rete per evitare la sconfitta di non vedere nessun pratese tra quelli da votare il 25 settembre.