Ancora non ci sono i candidati ufficiali e, a dire il vero, nemmeno la data, ma a Firenze il clima intorno alle prossime amministrative, che nella primavera 2024 dovranno sancire chi sarà il nuovo inquilino di Palazzo Vecchio, è già surriscaldato, dopo le voci di una possibile candidatura per il centrodestra del direttore degli Uffizi Eike Schmidt, negli ultimi giorni particolarmente attivo nel criticare l’amministrazione fiorentina.
Ad accendere le polveri stavolta è, con un lungo post su Facebook, l’assessora al Welfare e all’Istruzione del Comune di Firenze Sara Funaro, delfino in pectore dell’attuale primocittadino Dario Nardella in una corsa non semplice alla candidatura per il centrosinistra, dove troverà a contenderle il passo un’agguerrita pattuglia in rosa: dall’assessore regionale Monia Monni all’ex collega di giunta Cecilia Del Re, senza dimenticare la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi, in quota Italia Viva.
Funaro, anticipando forse quella che sarà la prossima campagna elettorale, spara ad alzo zero contro Schmidt. “Trovo alquanto bizzarro e grave che un funzionario pubblico, direttore di un museo, faccia politica per interessi personali” è l’esordio del post di Funaro che prosegue sullo stesso tono: “usare la carica di direttore di un museo – scrive ancora – per insultare la città e attaccare politicamente l’amministrazione comunale è un metodo inqualificabile”.
Per poi passare al contrattacco, elencando una serie di, a suo dire, colpe dello stesso Schmidt: dalla fine dei lavori del Corridoio vasariano ancora senza data, dal “cantiere infinito con quelle gru che da anni inquinano il panorama di Firenze”; alla piazza all’uscita degli Uffizi senza una parola definitiva sulla Loggia di Isozaki. Per chiudere con il carico da 90: “Ricordiamo a Schmidt che le Gallerie degli Uffizi a Firenze restano, mentre i direttori passano. Ci piacerebbe – conclude Funaro – che un servitore dello Stato avesse più rispetto per la nostra città e non la usasse per i propri interessi”.