3 maggio 2021 – 3 maggio 2022: un anno dalla morte di Luana D’Orazio, la mamma di 22 anni risucchiata dal macchinario al quale stava lavorando nell’orditura Luana, a Oste. Fu un ‘abbraccio mortale’: l’orditoio, “manomesso” – come dice l’inchiesta della procura – “per poter funzionare anche a dispositivi di sicurezza disinseriti, si prese l’operaia e la uccise schiacciandole i polmoni”. E’ stato questo l’unico infortunio mortale sul lavoro avvenuto nell’area pratese nel 2021: la procura ha chiesto il rinvio a giudizio di tre persone per omicidio colposo e rimozione delle cautele antinfortunistiche. Il procuratore, Giuseppe Nicolosi, ha fatto il punto sugli infortuni sui luoghi di lavoro avvenuti tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2021: ogni due giorni e mezzo, un lavoratore è rimasto vittima di un incidente più o meno grave. “E’ importante che cresca la cultura della sicurezza sul lavoro – il commento del procuratore – la sicurezza non è un costo ma un guadagno, non è uno spreco ma una risorsa”.