Quella in avvio dal prossimo autunno è la pià consistente offerta formativa che il sistema toscano degli Its, istituti tecnici superiori, abbia mai proposto dalla sua istituzione nel 2008. Per il 2022-23 vengono finanziati dalla regione 31 percorsi biennali realizzati dalle 9 Fondazioni attive in Toscana che operano nei settori produttivi della meccanica, moda, agro-alimentare, nautica, tecnologie per la vita, energia e ambiente, turismo e beni e attività culturali, informatica, Ict, edilizia. Obiettivo : formare oltre settecento super tecniche e supertecnici altamente specializzati e tecnologici. Investiti oltre 5 milioni e 165mila euro di fondi Fse.La forza degli Its sta nell’acquisizione di elevate competenze tecniche costantemente allineate alle esigenze del mondo del lavoro e questo garantisce una elevata occupabilità a chi li frequenta. Secondo i monitoraggi realizzati negli ultimi anni da Indire, l’Istituto di documentazione innovazione e ricerca educativa del Ministero dell’Istruzione, oltre l’80% di studentesse e studenti entra nel mondo del lavoro entro un anno dal termine del percorso Its, e, nel 92% dei casi, lo fa in un’area coerente con quanto ha studiato. La presentazione dell’offerta formativa Its 22/23 è stata anche l’occasione per la firma del protocollo che istituisce il “Tavolo di confronto per il rafforzamento del sistema di Istruzione tecnica superiore (Its) della Toscana” che vede la partecipazione di Regione Toscana, delle nove Fondazioni Its e dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana ed è presieduto dall’Assessora Nardini. “L’obiettivo – spiega l’asessore regione all’Istruzione Alessandra Nardini – è quello di supportare l’attività di programmazione regionale in materia di istruzione tecnica superiore, verificare i risultati raggiunti e monitorare l’offerta formativa, intercettare i fabbisogni formativi del tessuto produttivo toscano, la diffusione della conoscenza del sistema Its”.