Nel libro di Pellegrino Artusi, “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” lo scrittore, gastronomo aveva esaltato la bontà della bistecca alla Fiorentina dando anche dei consigli su come prepararla. “Mettetela in gratella a fuoco ardente di carbone, – diceva – così naturale come viene dalla bestia o tutt’al più lavandola e asciugandola; rivoltatela più volte, conditela con sale e pepe quando è cotta”. La tradizione culinaria toscana segue delle regole su questo alimento, gradito già all’epoca dei Medici e tanto da vantarne oggi un riconoscimento. La bistecca alla Fiorentina infatti diventa DOC, e rientra nel prestigioso elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali della Toscana.Per far conoscere la costata del vitello adulto, è stata fondata nel 1991 a Firenze, l’Accademia della Fiorentina, costituita da un gruppo di rappresentanti dell’Associazione Fiorentina Macellai insieme ad artisti, uomini di cultura, cuochi, politici, giornalisti. L’idea era appunto quella di far apprezzare il prodotto oltre i confini regionali, ma sia chiaro che sia in Toscana o all’estero la preparazione della bistecca alla Fiorentina non ammette variazioni.