Questa è la Gualchiera di Coiano dopo due anni di pulizie e migliorie da parte dei volontari dell’associazione Insieme per il recupero della Gualchiera di Coiano. Questo è quello che diventerà nel giro di qualche anno grazie al progetto redatto dalla stessa associazione e donato poche settimane fa al Comune di Prato che ha condiviso con il gruppo di cittadini ogni tappa di questo percorso per riscoprire e valorizzare la gloriosa storia del distretto tessile pratese. E’ qui infatti che già dal Medioevo veniva follata la lana sfruttando l’energia del fiume Bisenzio e purtoppo è l’unica struttura rimasta.
E’ un bell’esempio di partecipazione attiva alla gestione del patrimonio pubblico quello dell’associazione nata nel 2016 e a cui il Comune nel 2018 ha affidato la cura della Gualchiera. In appena 24 mesi gli oltre 80 iscritti sono riusciti a fermarnee il declino, a ripulirla e a dargli una nuova vita che ne salvaguardi la storia. Il progetto prevede la realizzazione di un museo con spazio ristorazione, uno spazio di rappresentanza per il distretto tessile e una foresteria. Il primo dei due stralci, quello per il museo, è già finanziato con 300mila euro ed è prossimo quindi alla gara. Il Comune tra l’altro ha già rimosso l’amianto dal tetto. Il secondo è più complesso perchè riguarda la parte più antica dell’immobile semicrollata. Costa quindi, di più, circa 900 mila euro. La spesa per il mantenimento della struttura invece sarà minima perchè il progetto è stato pensato puntando all’autosufficienza economica.
Il gruppo è un vulcano di idee e dal cilindro magico ne sono uscite altre due in corso di realizzazione: ospitare nell’area verde tergale un giardino letterario estivo e inserire la Gualchiera in un percorso pedonale che dal Cavalciotto di Santa Lucia arrivi fino al Museo del Tessuto per tuffarsi nella storia industriale della città.