Molto probabilmente riceverà l’ennesima multa ma “Momi” El Hawi prosegue la sua corsa iniziata con un tam tam sui social al grido di “ioapro1501”. Una scelta controcorrente a quelle che sono le direttive anticovid elencate nel dpcm, che prevedono la chiusura dei ristoranti alle ore 18. Con possibilità di asporto e servizio a domicilio fino alle 22. Ma “Momi”, non ci sta e resta aperto anche a cena, e diventa uno dei capofila di una rivolta nazionale che nel caso della Toscana non trova il sostegno della Fipe e Confcommercio regionale. “Ho letto della campagna per l’apertura serale dei locali – commenta L’assessore al commercio della Toscana Leonardo Marras -, ma non posso appoggiarla: la rabbia e la disperazione di chi opera nel settore della ristorazione sono ben comprensibili, ma non sono tollerabili comportamenti che violano le regole. Non è andando contro la legge che si ottengono risultati”. Secondo Marras si tratta dell’iniziativa di alcuni gruppi spontanei che qualcuno ha ritenuto di cavalcare in perfetto stile di strumentale populismo. “Io – conclude – sto con gli imprenditori che rispettano le regole”.