Prende sempre più campo l’ipotesi che l’ordigno piazzato e fatto esplodere davanti alla saracinesca della pizzeria fiorentina Pizza Cozze e Babà, sia un avvertimento. Le indagini sono state affidate alla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Firenze. L’ordigno esploso ieri intorno alle 4 del mattino era stato confezionato con polvere pirica imbevuta di liquido infiammabile, forse benzina. Al vaglio le immagini della videosorveglianza pubblica. Nella zona ci sono numerose telecamere puntate sul traffico che potrebbero aver catturato gli attentatori. A Firenze non si è abituati a tale gesti che non sono da sottovalutare in alcun modo”. Lo dichiara Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto e aggiunge che “tra le varie piste, si sta seguendo anche quelle mafiose o collegate al mondo della usura”. “La crisi pandemica sta cambiando velocemente i parametri criminali e la nostra città è sotto assedio mafioso da tempo oramai – conclude -. Non bisogna avere paura di parlarne cadendo nella auto-omertà”.