Se sindaco di Firenze, membro anche della direzione nazionale, auspica unità dopo lo strappo tra riformisti e zingarettiani nel PD toscano, il presidente della Regione che liquida quanto accaduto a normale momento interlocutorio, escludendo ripercussioni sulla maggioranza che lo sostiene.
Stessa tranquillità ostenta Giani sulla questione del cambio dello Statuto, osteggiata dagli zingarettiani. Gli serve infatti una maggioranza molto ampia per cambiarlo e passare da 8 a 9 assessori (inserendo Giacomo Bugliani) e nominare due sottosegretari (Gianni Anselmi e Iacopo Melio)
Quanto alla strada per ritrovare unità, Nardella invita a puntare sui contenuti invece che sulle cariche. E non è convinto che il congresso, evocato dall’area zingarettiana, sia la strada giusta