Sentito appello da parte di Federfuni Italia al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi e ai ministri Maria Stella Gelmini (Affari regionali e autonomie), Massimo Garavaglia (Turismo) e Roberto Speranza (Salute) “affinché – afferma il presidente nazionale dell’associazione, Andrea Formento – non sia adottato il provvedimento di chiusura degli impianti di risalita nelle regioni ‘gialle’. Sarebbe un atto ingiustificato, che creerebbe delle disastrose conseguenze economiche e sociali su un pezzo di territorio italiano già fragile di per sé. Come associazione, nel caso venisse preso un provvedimento del genere, siamo pronti ad assumere iniziative politiche e mediatiche forti e determinate”. “La chiusura degli impianti di risalita – prosegue Formento – non ha comportato quest’inverno una diminuzione dei contagi. Evidentemente la situazione del rischio contagio in montagna non è così allarmante, come invece viene disegnata”. Per il presidente di Federfuni “gli impianti di risalita nelle regioni in zona gialla, da domani devono poter riprendere la propria attività e con loro migliaia di dipendenti che da troppo tempo stanno aspettando di ricominciare a lavorare”.