Non basta l’aumento delle bollette del gas e della luce. E’ in arrivo anche il rincaro Tari. Non per tutti e con percentuali diverse da comune a comune, ma comunque un ritocco verso l’alto. I nodi del blocco delle tariffe tra il 2018 e il 2020 vengono al pettine in questo triennio. Lo scorso anno il rincaro fu mitigato dai fondi Covid. Quest’anno sarà molto più complicato tamponare.
Tutti i sette Comuni del pratese sono impegnati a studiare come utilizzare le rimanenze dei fondi Covid 2021 per coprire almeno in parte l’aumento dei costi e le somme che lo scorso anno furono detratte proprio in virtu dell’emergenza pandemica. Il caso di Prato è emblematico in questo senso. E’ l’unico Comune ad avere un Piano economico e finanziario sui rifiuti più basso dell’anno scorso di circa due milioni di euro ma quest’anno mancano i fondi Covid con cui nel 2021 venne neutralizzato l’aumento dei costi e quindi delle tariffe. In particolare sono “scoperti” quasi 3 milioni di euro che andranno divisi tra utenze domestiche e utenze non domestiche comportando di fatto un aumento della Tari.
Il punto sui costi dei servizi ambientali è stato fatto stamani dalle commissioni 4 e 2 con il direttore di Ato Toscana centro Dario Baldini.
Dal prossimo anno Poggio a Caiano e Carmignano, che ne hanno fatto specifica richiesta, dovrebbero sperimentare la tariffa puntuale per responsabilizzare gli utenti e premiare i comportamenti virtuosi nella raccolta dei rifiuti. Dall’esito di questa prima applicazione, volutamente affidata a piccoli comuni perchè di più semplice gestione, Prato deciderà se entrare in partita oppure no