PRATO - Curriculum Bugetti modificato in modo “irrituale”: indagine interna della Regione e indaga anche la Dda

La scheda con il lavoro nella società riconducibile all'imprenditore Matteini Bresci aggiunta senza essere protocollata solo dopo l'accesso agli atti da parte dell'allora consigliere regionale Torselli. Al momento nessun provvedimento disciplinare nei confronti dei dirigenti coinvolti
Claudio Vannacci
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La scheda biografica dell’allora consigliera regionale del Pd Ilaria Bugetti – poi sindaca di Prato dimissionaria in seguito al coinvolgimento nell’inchiesta della Dda di Firenze per corruzione – è stata aggiornata in maniera “irrituale” tra il 6 e il 10 giugno del 2024, con l’aggiunta di un documento, solo in seguito alla richiesta di accessi agli atti dell’allora consigliere regionale di FdI Francesco Torselli. E’ quanto accertato da un’indagine interna della Regione chiusa, come si legge sulla Nazione di oggi, senza nessuna azione disciplinare nei confronti dei funzionari coinvolti. Questo perché, come emerge dal verbale dell’Ufficio procedimenti disciplinari della Regione, “il passaggio di così tanto tempo può aver compromesso il diritto di difesa dei dipendenti interessati”.

La vicenda, però, potrebbe avere sviluppi, anche perché la documentazione è stata a suo tempo acquisita dai magistrati che stanno indagando sui rapporti tra la Bugetti e Riccardo Matteini Bresci, l’imprenditore pratese accusato di aver corrotto proprio la politica e attualmente agli arresti domiciliari. Il documento magicamente apparso in quei giorni di giugno 2024, immediatamente precedenti al voto che avrebbe eletto Bugetti sindaca di Prato, è infatti relativo proprio al rapporto di lavoro intercorso tra l’esponente del Pd e l’imprenditore attraverso la società “Brokertechno”. Rapporto in essere dal 2016 ma di cui, come appurato dall’inchiesta interna, fino ad allora non compariva traccia nel curriculum che ogni consigliere deve consegnare alla Regione. Tanto che la prima versione del curriculum destinata ad essere trasmessa a Torselli aveva solo due pagine, con la terza aggiunta in fretta e furia dopo che un collaboratore di Bugetti l’aveva consegnata a mano alla funzionaria, peraltro senza che questa la protocollasse vista la discrepanza temporale tra la data riportata sul documento (2016) e la sua effettiva consegna.

A questo punto l’inchiesta penale della Dda potrebbe quindi aprirsi ad un nuovo filone dove si profila il reato di atti contrari ai doveri d’ufficio. I magistrati della Dda starebbero cercando di capire il perché della procedura irrituale di trasmissione della lettera del datore di lavoro e se i dirigenti della Regione abbiano ottenuto qualcosa in cambio.

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