L’economia sommersa in Italia è tornata ai livelli pre-pandemia e ha generato un valore aggiunto di 182,6 miliardi, con un incremento del 10,4% rispetto al 2021 e un’incidenza sul Pil stabile al 9,1%. E’ quanto emerge dalla relazione sull’economia non osservata del ministero dell’economia e delle Finanze sulla base dei dati 2022, ultimo anno per il quale sono disponibili le informazioni rilevanti. Numeri che confermano la tendenza di medio-lungo periodo ad una contrazione dell’incidenza dell’economia non osservata sul prodotto interno lordo. La riduzione è di poco più di un quinto rispetto al picco registrato nel 2014.
Nel dettaglio emerge un ridimensionamento del valore aggiunto generato dall’impiego di lavoro irregolare, la cui incidenza sul totale è scesa al 38,0% (dal 39,6% nel 2021 e 42,3% nel 2019) mentre la sotto-dichiarazione del valore aggiunto ha visto aumentare il proprio peso, attestandosi nel 2022 al 55,6% (54,7% del 2021 e al 50,7% del 2019), per un totale di oltre 100 miliardi di euro di evasione. Il peso maggiore del sommerso resta concentrato nel Mezzogiorno con un’incidenza del 16,5% del valore aggiunto complessivo. Segue il Centro con l’11,7%. La Toscana è appena al di sopra questa media e di quella nazionale con un’incidenza dell’11,8%. Un valore determinato soprattutto dall’evasione che ha un’incidenza del 6,7%. Il lavoro irregolare invece pesa per il 3,4%, al di sotto della media nazionale e del centro Italia. Il resto, dato che comprende anche gli affitti a nero, è dell’1,7%. Incrociando questi dati con le stime Irpet otteniamo un valore di circa 10 miliardi di euro.
Se la propensione al sommerso è a livelli pressoché medi, l’impatto ossia il contributo al totale nazionale è alto. Questo perchè il dato deve essere rapportato al peso dell’economia regionale in chiave nazionale. Essendo quindi influenzato dalla dimensione dell’economia locale vediamo spiccare per impatto Campania, Lazio, Lombardia ed Emilia Romagna. Seguono Puglia, Sicilia, Piemonte e appunto la Toscana.
FIRENZE - ECONOMIA SOMMERSA, L’INCIDENZA IN TOSCANA E’ DELL’11,8%
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