Il palco dello scontro lo offre ancora il Teatro della Pergola. E’ lì che, se messe in scena, le battute (a distanza) tra il ministro della Cultura e la Sindaca di Firenze potrebbero assomigliare a un dramma sulla complessità dei rapporti politici tra un Comune e un Governo di altro colore. Non sempre sono tesi ma sulla cultura tra Firenze e Roma lo scontro è ormai conclamato. Breve riassunto: il teatro della Toscana (Pergola in primis ma anche Rifredi e Pontedera) è stato declassato da teatro nazionale a teatro della città dopo la decisione della commissione ministeriale che è andata avanti nonostante l’abbandono di alcuni commissari che se ne erano andati per protesta, giudicando il progetto lacunoso per le annualità 2026 2027. Il comune ha presentato ricorso al Tar, che ancora non si è espresso. Nel frattempo il declassamento è costato al teatro 380mila euro di finanziamenti che vanno trovati visto che la programmazione non è cambiata (sponsor privati e abbonamenti sono le linee su cui si sta muovendo il Comune). Fin da subito la vicenda è stata letta dal PD e dall’amministrazione comunale come scontro politico e strumentale, un vero e proprio attacco a Firenze. Il Ministro Giuli, in Toscana per una serie di incontri elettorali, ieri ha definito la reazione della sindaca “un po’ infantile rispetto al problema”. “Il problema – ha aggiunto – è che non mi ha cercato abbastanza nei momenti giusti. Non credo sia prevenuta con me, diciamo che lo è nei confronti del dialogo, che è un po’ peggio”. Replica a stretto giro della Sindaca: “La campagna elettorale fa brutti scherzi e il ministro Giuli ne sa qualcosa: le sue dichiarazioni ne sono la prova. Continuare a negare che ci sia stato un attacco strumentale e politico verso il Teatro della Toscana da parte della commissione ministeriale, vuol dire non aprire gli occhi e non voler vedere come stanno esattamente le cose”. Funaro invita poi Giuli, finita la campagna elettorale, in Palazzo Vecchio, per discutere con più serietà e meno demagogia. “Quel giorno – aggiunge la sindaca riferendosi al fatto che Giuli ha svolto l’incontro fiorentino proprio in un locale di Piazza Strozzi – potrà essere anche l’occasione per vedere insieme la mostra dedicata al Beato Angelico che non ha visitato”. Chiuso il sipario. Ma, c’è da scommettere, era solo la fine di un altro atto.
FIRENZE - PERGOLA: IN SCENA UN ALTRO ATTO DELLE SCINTILLE TRA GIULI E FUNARO
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