Cresce in Toscana il numero dei pensionati che continua a lavorare nonostante il raggiungimento dell’agognato traguardo. Siamo sopra la media nazionale come sopra alla media nazionale è il tasso di occupazione 2024. E’ quanto emerge dal XXIV Rapporto annuale dell’Inps presentato all’Università di Siena. Lo scorso anno il tasso di occupazione regionale è stato di quasi del 71%, 9 punti superiore al dato nazionale. Come sappiamo da altri indicatori, si tratta soprattutto di lavoro precario. Gli assicurati INPS erano 1,8 milioni, con un incremento del 4,5% rispetto al 2019, il 46% dei quali erano donne. Quasi il 16% degli assicurati risulta extra UE per paese di nascita, in crescita del 24,8% dal 2019. Gli assicurati fino a 34 anni di età sono circa 450.000, ossia circa il 25% del totale degli assicurati nella Regione, e sono cresciuti di quasi il 10% dal 2019. Il 38% delle imprese attive opera nel settore dei servizi commerciali, il 20% nell’industria manifatturiera e a seguire nei settori dei servizi finanziari e professionali, servizi alle persone, costruzioni. I pensionati erano 996.885, di cui il 52% femmine, quasi un terzo della popolazione regionale. Cresce tra loro il desiderio di non mettersi a riposo del tutto. E’ emerso infatti che, tra coloro che sono andati in pensione nel 2021 e nel 2022, il 10,5% risultava ancora attivo un anno dopo il pensionamento, una percentuale superiore alla media nazionale, che è dell’8,5%. Un attivismo che potrebbe danneggiare le nuove generazioni? Non secondo il numero uno di Inps.
TOSCANA - PENSIONATI TOSCANI INSTANCABILI, IL 10,5% CONTINUA A LAVORARE
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