Ci sono volute tre riunioni a porte chiuse, ed oltre cinque settimane dalle dimissioni della sindaca dem Ilaria Bugetti, per spingere il partito democratico pratese ad indire un confronto pubblico con i cittadini. Un incontro che arriva dopo un mese convulso, pressing da ogni parte e telefonate intense, per molti fuori tempo massimo. Sui ritardi Biagioni si smarca e chiarisce: “Fosse dipeso da me avremmo fatto l’assemblea immediatamente, l’avevo annunciata sei giorni dopo le dimissioni di Bugetti ma- spiega il segretario pratese del partito- il Pd è fatto da tante anime che hanno chiesto prima un maggiore confronto interno. Ora dobbiamo dare risposte a chi aveva creduto in noi ed è arrabbiato”. Lunedì 28 luglio, alle 21, sarà il circolo Rossi di Sant’Ippolito ad ospitare la prima assemblea aperta dopo la pesante debacle politica scatenata dall’inchiesta per corruzione ai danni dell’ex prima cittadina. L’iniziativa, annunciata durante l’ultima Direzione Provinciale, arriva a Commissario già insediato. Nella locandina una citazione a Don Milani e l’invito “a sortirne insieme” recuperando “il senso della politica”. Un’occasione, spiega il partito, per incontrare la cittadinanza e le varie realtà locali. Un tentativo, in sostanza, per provare a riallacciare i rapporti con gli elettori e con chi nella figura di Bugetti e nel Pd aveva riposto aspettative e fiducia e che adesso fa i conti con una delusione dura da mandare giù. Le ultime riunioni, portate avanti in un clima poco disteso, sono state caratterizzate da numerosi tentativi di ricuciture. Lo strappo è sì all’esterno, ma la parte più complessa è nel tessuto interno, nelle frange contrapposte del Pd pratese alle prese con una delle fasi più difficili da gestire.
L’ultima direzione, il 16 luglio scorso, si è conclusa con la decisione di Biagioni di non mettere al voto il documento nel quale si evidenziava una presa di responsabilità più forte nei confronti della situazione. Il testo, che fa parte integrante della relazione conclusiva della direzione votata da tutti, “dà il mandato alla segreteria di formare un gruppo di lavoro che si occuperà di stabilire le nuove regole sui finanziamenti del partito e dei suoi candidati già a partitire dalle prossime regionali – spiega Biagioni- Ho fatto diversi appelli. Credo che la città sia pronta a farlo insieme a noi”.
Quello di Biagioni resta, comunque, un primo punto di partenza che servirà a muovere le prossime azioni. L’incontro di lunedì sarà il primo banco di prova della tregua sostenuta tanto dai riformisti quanto dagli esponenti dell’area Schlein in vista delle prossime elezioni regionali e del successivo congresso provinciale. L’assemblea sarà aperta anche alle categorie economiche, ai sindacati e al terzo settore. “Ci aspettiamo di tutto, anche giustamente forti critiche. Oltre alla presa di coscienza occorre capire come rinnovare quel progetto che ci ha fatto vincere con il 52%. Parleremo del presente, il commissariamento, ma anche del futuro- conclude Biagioni- Lo faremo partendo dai temi cruciali per la città: lavoro, ambiente, legalità e tutela delle fragilità. Vogliamo farlo insieme”.