La produzione industriale di Lucca, Pistoia e Prato, nel secondo trimestre del 2025 registra una lieve flessione del -1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A dirlo sono le rilevazioni del centro studi di Confindustria toscana nord. Un trimestre particolarmente critico segnato dall’annuncio di un aumento consistente dei dazi usa, e dalle posizioni oscillanti e contraddittorie, che hanno destabilizzato fortemente alcuni settori spingendo ad anticipare gli ordini. Sullo sfondo i costi dell’energia e delle materie prime. A pesare l’apprezzamento dell’euro sul dollaro: +13% dall’inizio dell’anno alla fine di giugno, un freno per l’export europeo verso gli stati uniti e alla produzione di un’area che ogni anno, dai flussi commerciali verso il paese, ricava circa 800 milioni di euro, pari al 7,6% del totale dell’export delle tre province. A tenere, e’ il tessile, che ha perso solo mezzo punto rispetto al 2024, mentre l’abbigliamento e’ addirittura a quota +5%.
TOSCANA - CALA LA PRODUZIONE INDUSTRIALE, L’ALLARME DI CONFINDUSTRIA
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