FIRENZE - DIABETE, MEYER: RADDOPPIATI I CASI DI TIPO DUE IN 3 ANNI

Maria Teresa Rabotti
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Nella giornata mondiale del diabete l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze torna ad illuminarsi di blu il colore simbolo di questa patologia cronica che rappresenta una delle emergenze sanitarie della nostra epoca. E dagli esperti arriva l’allarme: si assiste ad un aumento preoccupante anche del diabete di tipo 2, fino a qualche anno fa assente in età pediatrica.
Attualmente la diabetologia del Meyer segue 1400 pazienti da zero a 18 anni, dei quali circa 800 con diabete di tipo 1. Ma i pazienti con diabete di tipo 2, prima eccezionali, stanno aumentando e questo rappresenta “un’emergenza nell’emergenza”: “Purtroppo da qualche anno assistiamo a questo trend in costante aumento – spiega il dottor Lenzi, Responsabile facente funzione della Diabetologia del Meyer – I numeri di nuovi casi sono raddoppiati in soli tre anni, in conseguenza purtroppo degli stili di vita sempre più sedentari e della difficoltà ad effettuare scelte alimentari sane e consapevoli. Attualmente al Meyer sono in cura 50 tra bambini e ragazzi con questa patologia.”. In questi casi gli approcci terapeutici sono anzitutto educativi e solo in seconda battuta farmacologici.
Importante la prevenzione con la formazione agli insegnati e i campi scuola.
Negli ultimi 5 anni sono 6mila gli insegnanti formati alla gestione di alunni con diabete, 450 gli iscritti solo all’ultimo corso. Sono invece oltre 150 i bambini e ragazzi, a volte con l’intera famiglia, che ogni anno partecipano ai campi scuola: si tratta di una risorsa importante attivata dalla Regione Toscana. Si tratta di occasioni preziose per imparare, con l’aiuto di medici e psicologi – ma anche di tutor adolescenti formati allo scopo – a gestire questa patologia cronica e superare i problemi di convivenza. Il tutto in contesti, come i campeggi, in cui il contatto con la natura favorisce la promozione di stili di vita salutari e attivi. Il diabete mellito è la malattia cronica più frequente in età pediatrica e purtroppo spesso è diagnosticata in ritardo con gravi rischi per il bambino . Tra i sintomi di esordio, il fatto che il bambino urini spesso, beva più del solito, si svegli di notte per bere e urinare, riprenda a bagnare il letto, abbia più fame del solito ma dimagrisca, mostri stanchezza e meno energie, e la possibile presenza di infezioni nell’area genitale a causa della perdita di zucchero con le urine. Nel bambino piccolo un segno caratteristico è la scarsa tenuta del pannolino ma anche la voracità nel prendere il biberon e l’arresto della crescita. In presenza di questi sintomi è importante intervenire subito.

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