Un impianto produttivo all’avanguardia con una capacità di oltre 100 milioni di litri annui destinati per il 60%all’export, il primo in Italia con certificazione “zero rifiuti”, controlli e tracciabilità lungo la filiera e nella linea produttiva, per garantire al consumatore alta qualità e la salvaguardia del prodotto 100% italiano, 132 dipendenti di cui il 40%donne, forniture di materiali e servizi per un terzo toscano. Sono i numeri dello stabilimento Carapelli di Barberino Tavarnelle che compie 30 anni. Un traguardo frutto di investimenti in ricerca, innovazione e formazione da condividere con le istituzioni del territorio in una mattinata di confronto e di visita allo stabilimento L’azienda, fondata nel 1893 e oggi parte del gruppo spagnolo Deoleo, ha fatto dell’impianto del Chianti la dimostrazione che tradizione e innovazione non solo possono coesistere ma anzi garantiscono competitività sui mercati. Qui troviamo una delle prime applicazioni di intelligenza artificiale in campo industriale. Si tratta del macchinario per l’etichettatura che espelle dal percorso le bottiglie difettose e riduce al minimo gli errori. Grazie alla digitalizzazione dei processi, Carapelli ha 8 linee di confezionamento che garantiscono un fatturato annuo di 365milioni di euro e il nono posto nella classifica mondiale delle vendite. Il 2025 è un anno migliore del precedente perché i prezzi sono scesi.
Presenti al confronto l’europarlamentare Dario Nardella del Pd e la presidente del Consiglio regionale Stefania Saccardi. Per entrambi è necessario integrare i processi per evitare una guerra tra piccoli e grandi produttori.
Firenze - 100 MLN DI LITRI DI OLIO NELL’IMPIANTO HI TECH DI TAVARNELLE
LIVE
1