TOSCANA - MALTEMPO: ESTATI DI NUBIFRAGI. UVE E OLIVE SORVEGLIATI SPECIALI

Caterina Gonnelli
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Sono già 13 i violenti nubifragi che hanno colpito la Toscana “in questa pazza estate segnata da 37 eventi estremi tra grandinate, tempeste di vento e piogge intense”. Così in una nota Coldiretti Toscana che evidenzia, tra gli ultimi episodi, quelli che “hanno messo in ginocchio l’Isola d’Elba dove sono caduti oltre 150 mm di pioggia in poche ore, il secondo disastro in poche settimane dopo quello dello scorso 20 agosto e nella costa apuana con 166 mm scaricati in 24 ore sulla città di Carrara”. Calamità”sempre più frequenti nel periodo estivo come confermano i dati dell’European severe weather database: l’estate del 2024 non era stata poi così diversa con 34 eventi intensi registrati”.Il settore più colpito quello agricolo ma anche quello più impegnato nel contrastare i cambiamenti climatici. Sorvegliate speciali in questi giorni riguardo al maltempo “sono le colture più preziose della campagna toscana come l’uva, con la vendemmia dei bianchi e delle varietà precoci che prosegue a singhiozzo per via del maltempo, e le olive la cui raccolta partirà, nella zona della costa, tra la fine del mese e l’inizio di ottobre. Ma anche patate, mele e le ultime verdure estive in campo sono attenzionate”. “La vendemmia sta procedendo regolare con qualche difficoltà nei territori dove le piogge sono state più intense costringendo i viticoltori ad anticipare la raccolta per evitare la rottura o il danneggiamento delle bucce. – spiega Letizia Cesani, presidente Coldiretti Toscana -. L’eccessiva presenza di acqua nel terreno potrebbe rendere più suscettibili i grappoli ad infezione ma anche abbassare il grado zuccherino che è determinante per l’identità dei nostri vini.

L’attenzione è massima in vista della raccolta del sangiovese e dei vitigni rossi che costituiscono la base di Chianti, Montalcino, Montepulciano, Bolgheri. Considerazione a parte per l’olivo. La resa di questa stagione dipenderà proprio dalla quantità di pioggia le olive assorbiranno. Lo scorso anno per esempio, con tutte quelle precipitazioni, erano state basse. Le olive erano molto grandi ma piene di acqua da qui rese inferiori alla media soprattutto per le prime spremiture”.

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