Terra cruda, fibre vegetali e animali, gesso. Sono i materiali di cui è composto il modello del Dio fluviale di Michelangelo concepito per essere trasformato in marmo e destinato alle tombe medicee nella sagrestia nuova di San Lorenzo. Michelangelo partì per Roma nel 1534 e l’opera non fu mai realizzata. Modelli simili non erano pensati per durare, ma realizzati strettamente in funzione della realizzazione del marmo. Il fatto che questo modello sia giunto fino a noi ha quindi del miracoloso. Dopo essere stato restaurato è ora collocato in una nuova sala espositiva all’interno dell’Accademia delle arti del disegno che ne è proprietaria fin dal 1583.
FIRENZE - IL DIO FLUVIALE DI MICHELANGELO: UN MODELLO CHE SEMBRA “VERO”
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