PRATO - IL PIANO LAVORO SICURO SI CONCENTRA SULLO SFRUTTAMENTO

Claudio Vannacci
LIVE

A dodici anni dal rogo del Teresa Moda di via Toscana, in cui il 1 dicembre 2013 morirono sette operai che vivevano nel capannone in cui lavoravano, il convegno “Lavoro sicuro: prevenzione e prospettive”, ospitato dal salone consiliare del Comune di Prato, ha fatto il punto dello stato dell’arte. Da allora ad oggi sono state 21.831 le aziende ispezionate nell’ambito del Piano della Regione Toscana, con un trend di regolarità che a Prato dal 2014 alla fine del 2025 è passato dal 20% ad oltre il 68%, con 31 milioni e 200mila euro di sanzioni già riscosse, di cui oltre 1 milione e 300mila euro solo a Prato nel 2025.

Il Piano Lavoro sicuro sarà adesso rinnovato nella nuova programmazione regionale, nell’ambito però del progetto Soleil, finalizzato alla realizzazione di attività di prevenzione e contrasto allo sfruttamento lavorativo attraverso interventi di supporto alle vittime e potenziali vittime e misure indirizzate alla loro integrazione socio lavorativa. Proprio sull’emergenza sfruttamento si è infatti soffermato il procuratore Luca Tescaroli. ribadendo come ci si trovi davanti ad un sistema strutturato.
Durante il convegno, il Comune ha presentato anche fatto il punto su SicurFad 4.0, la nuova piattaforma online di informazione e formazione sui rischi nei luoghi di lavoro che nel mese di dicembre concluderà la sua fase di testing.

Articoli correlati

Qualcosa che sia per te.