In Italia le malattie respiratorie in Italia colpiscono oltre 3,5 milioni di persone, ma sono milioni i casi non diagnosticati. I medici di famiglia auspicano diagnosi più rapide e meno burocrazia per la presa in carico dei pazienti.
La Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) ha richiamato l’attenzione sulla crescente diffusione delle patologie respiratorie croniche, in particolare della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) e delle forme croniche di asma, due condizioni ad alto impatto clinico ed epidemiologico, patologie altamente debilitanti, eppure enormemente sottostimate. L’allarme è partito dal 42° Congresso Nazionale, in corso a Firenze fino al 29 novembre.
Secondo i dati più recenti dell’ISTAT, la BPCO riguarda il 5,6% della popolazione adulta, pari a circa 3,5 milioni di italiani, e rappresenta oltre il 55% dei decessi attribuiti alle malattie respiratorie. Numeri che collocano la patologia tra le principali cause di morbosità e di consumo di risorse sanitarie. Un dato però, avvertono i medici che è spesso sottostimato: la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva viene diagnosticata tardi. Molti pazienti arrivano all’attenzione del medico solo quando la malattia è già avanzata, talvolta in occasione di un ricovero per riacutizzazione, mentre le fasi iniziali, spesso silenziose, restano non riconosciute.
toscana - BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA: L’ALLARME DEI MEDICI
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