FIRENZE - CARCERI E COMUNITÀ: UN BINOMIO ANCORA LONTANO

Chiara Valentini
LIVE

Si è conclusa con una lectio magistralis della Presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano – che ha anche ricevuto il pegaso dal Presidente Eugenio Giani – la tre giorni di riflessioni sul sistema carcerario organizzato dalla Regione Toscana. “Dobbiamo intervenire non quando il problema si è verificato, ma recuperare una visione ampia di prevenzione” le parole di Cassano che ha registrato una sempre più radicata la tendenza del corpo sociale a delegare all’intervento del legislatore, possibilmente corredato con nuove sanzioni e nuovi tipi di reato, la risposta a fenomeni che – sottolinea – forse avrebbero bisogno di tutto fuorché dell’intervento penale sanzionatorio. Sono sempre di più le leggi che, in una breve arco di tempo, vengono promulgate per regolare la stessa materia, generando confusione e perdendo quel carattere di generalità e astrattezza che dovrebbero avere. Questo, è il preoccupato allarme della presidente della corte di cassazione, aumenta nei cittadini l’apatia sociale, la rassegnazione, la delega totale all’autorità affinchè risolva il problema, che è di tutti. Perchè un carcere che non riabilita è un carcere che produce recidiva. Un binomio, questo con comunità (intesa sia come società civile che come complesso di azioni di lavoro con i detenuti all’interno del carcere) necessario eppure ancora carente. Cassano si sofferma anche su un’altra situazione potenzialmente esplosiva per la quale la Toscana potrebbe intervenire perché sotto il servizio sanitario regionale: le Reims, che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari ma senza migliorarne la situazione. In Toscana ce ne sono due, a Volterra e Empoli, ma a carattere contenitivo mentre lo spirito della norma era quello di piccole strutture terapeutiche per un trattamento differenziato.

Articoli correlati

Qualcosa che sia per te.