Prosegue la “corsa” della Via Francigena, una delle più importanti vie storiche d’Europa e simbolo del turismo lento e sostenibile, verso la candidatura a patrimonio mondiale dell’Umanità , per quanto riguarda il tratto italiano. Sette le Regioni coinvolte, con la Toscana capofila, le altre sono Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Lazio. L’ultimo passaggio in ordine di tempo, è la consegna al ministero della Cultura del documento preliminare rispetto al dossier di candidatura, integrato dal protocollo d’ intesa che contiene le motivazioni scientifiche e i dettagli tecnici a supporto della candidatura stessa. Documento poi inviato dal Ministero alla Cniu (Commissione nazionale italiana Unesco) che avrà l’estate per valutarlo. Dopo aver ricordato il protocollo di intesa sottoscritto a Venezia con il ministero della Cultura e i due milioni previsti dal governo per la manutenzione dei percorsi il presidente della regione Eugenio Giani ha sottolineato l’importanza di una sinergia pubblico-privato, anche attraverso le associazioni collegate alla Via Francigena. Il tratto toscano, 380 chilometri, coinvolge oltre 40 Comuni per 15 tappe. Il prossimo passo verso la candidatura a patrimonio Unesco sarà la consegna, entro settembre, del dossier preliminare della candidatura, che sarà valutato nel giro di un anno, a ottobre 2026. Quindi si passerà alla stesura del dossier definitivo entro il primo febbraio 2028, con l’esito della valutazione previsto per il 2029.
TOSCANA - LA FRANCIGENA PIù VICINA AL RICONOSCIMENTO UNESCO
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