FIRENZE - MEYER :GIÀ 80 BAMBINI USTIONATI TRATTATI SENZA CHIRURGIA

Maria Teresa Rabotti
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G. ha dodici anni. Un pomeriggio, dopo l’esplosione di un flacone contenente una sostanza infiammabile un incendio le ha lasciato ustioni sul 30% del corpo. Dopo diverse settimane di ricovero all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, ha da poco fatto ritorno alla sua vita normale, grazie all’intervento degli specialisti del Centro ustioni guidati dal dottor Flavio Facchini, che hanno usato su di lei un trattamento innovativo, a base di bromelina, che negli ultimi 12 mesi, ha già permesso di trattare con successo circa 80 bambini ustionati senza ricorrere al bisturi.
Il trattamento, dopo una prima fase sperimentale, è stato autorizzato dall’Aifa, nel 2024, anche per l’età pediatrica: il Meyer è stata la prima realtà a introdurlo e viene utilizzato con successo da circa un anno. È basato sulla bromelina, una sostanza estratta dall’ananas, che attiva enzimi in grado di “digerire” selettivamente le cellule della cute danneggiate dall’ustione, risparmiando quelle sane. Sui bambini risulta particolarmente efficace, e consente di ricorrere meno al bisturi, agli innesti, e ai trapianti di cute, migliorando gli esiti cicatriziali e diminuendo l’impatto globale dell’ustione sul bambino. La sua introduzione all’ospedale pediatrico è stata resa possibile grazie al contributo dell’equipe anestesiologica guidata dal professor Zaccaria Ricci e alla presenza di un percorso dedicato a questo trattamento terapeutico.
Oggi il Centro ustioni del Meyer è diventato punto di riferimento nazionale per il trattamento delle ustioni pediatriche anche molto gravi, cioè per quelle che superano il 30% del corpo. Ogni anno ricovera circa 200 pazienti con ustioni gravi, e ne segue circa 800 a livello ambulatoriale. Circa il 40% proviene da fuori regione. Dispone di 5 posti letto, di camere speciali con il filtraggio di aria pressurizzata ed è attrezzato con tutte le dotazioni strutturali e tecnologiche per prendere in carico anche i casi più gravi, come due box per il trattamento intensivo e un ambiente per la balneoterapia. Superspecializzato lo staff: oltre ai chirurghi, al lavoro al Centro ustioni ci sono infermieri esperti in “wound care” ovvero nella cura delle ferite, fisioterapisti e psicologi dedicati.
I bambini vengono seguiti anche nel trattamento degli esiti cicatriziali, con l’impiego del laser – in collaborazione con la Dermatologia del Meyer guidata dal dottor Cesare Filippeschi – e vengono condotti trapianti innovativi utilizzando cute bioingegnerizzata per sostituire quella danneggiata dalle ustioni.

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