TOSCANA - VECCHIE AUTO E INQUINAMENTO: PRATO E FIRENZE VIRTUOSE

Alessio Poggioni
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L’automobile, si sa, è un lusso. Ancora di più in periodi di forte oscillazione del prezzo della benzina e con l’inflazione galoppante. Motivi per cui in Italia sei automobili su 10 hanno più di otto anni, come certifica l’associazione europea di produttori di auto, l’ACEA. Età media peraltro in aumento, e a scapito dell’elettrico.
Ma, nella classifica, spunta in positivo la Toscana: tra le province che hanno in strada auto più giovani, infatti, le prime 3 sono Prato, Firenze e Pisa. L’elenco considera il parametro degli otto anni d’età della vettura, con la città laniera che ha in strada circa il 53% di mezzi che hanno raggiunto quel grado d’anzianità. Considerando la top ten, dopo Milano e Bologna, si trova un’altra città toscana, Pistoia, mentre all’ottavo posto c’è Lucca.
Insomma un’abitudine nostrana a cambiare frequentemente, che non basta però ad invertire il trend nazionale. Basti pensare che a Barletta, Nuoro, Catania e gran parte del sud, la percentuale di auto agé supera tranquillamente il 70%.
Ma il report non è tanto un vezzo per capire chi tiene di più allo status symbol per antonomasia, bensì un dato decisivo per capire dove si inquina di più. Auto vecchia, infatti, significa più impattante, e a rischio sanzioni e blocchi in base alle nuove norme sulle emissioni. Il problema, come si evince dallo stesso studio, è che l’elettrico non si è imposto affatto sul mercato, anzi. Nel 2024 le immatricolazioni di questa tipologia di vetture sono state appena il 4,2% del totale, complici fattori come il costo elevato delle auto e la carenza di colonnine per la ricarica. Anche se in realtà, le vendite di mezzi elettrici sono calate anche nelle regioni più virtuose dal punto di vista infrastrutturale: ad esempio in Lombardia, dove c’è in media un punto di ricarica ogni 0,57 km2, nel 2024 le vendite sono comunque scese del 3,4%. In Toscana, questo tipo di auto, nel 2023 erano soltanto lo 0,8%, mentre crescono ampiamente le ibride.
Continua invece a tenere, e fortissimo, il mercato dell’usato, con una media di 2 acquisti di seconda mano per ogni auto nuova. In Toscana, l’anno scorso i passaggi di proprietà sono stati quasi 200mila, in crescita del 9% rispetto al 2023, quasi due punti in più rispetto alla media nazionale. Secondo un altro rapporto, stavolta di IRPET, in Toscana i mezzi considerati vecchissimi (con più di 20 anni d’età) sono passati dal 10% nel 2015 al 17,4% l’anno scorso. Insomma, per semplificare: cresce il numero di persone che hanno un’auto privata, e che per possederla ricorrono all’usato e quindi a mezzi più inquinanti. A fronte di risposte alternative, il trasporto pubblico, ancora decisamente carente nella nostra regione e in generale nel Paese.

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