La fondazione del teatro della Toscana, della quale la sindaca è presidente, ha presentato al Tar del Lazio il ricorso contro il declassamento del teatro della Toscana (di cui fanno parte la pergola, Rifredi e il teatro era di Pontedera) da teatro nazionale a Tric, teatro della città. Un corposo plico di 50 pagine in cui si contestano le decisioni della commissione governativa basate, si legge nel documento, su “motivazioni palesemente pretestuose”. La commissione, che ha deciso comunque dopo l’abbandono di due commissari che se ne erano andati per protesta, aveva giudicato il progetto lacunoso per le annualità 2026 2027 ma il ricorso ritiene questa una violazione delle norme perché il teatro non era tenuto a presentare un programma dettagliato, anche per quel biennio. È contestata, nel ricorso, anche la valutazione della qualità della direzione artistica di Stefano Massini, essendo lui uno dei principali rappresentanti del teatro a livello nazionale e non solo. Insomma, la decisione della commissione ministeriale sarebbe stata, secondo i ricorrenti, assolutamente politica. Cosa accade ora? Visto che, come è stato annunciato, la stagione del teatro della Toscana non subirà alcuna variazione come conseguenza del declassamento, vanno trovati i 380mila € di fondi ministeriali che adesso mancano. È partita una incisiva campagna di abbonamenti senza precedenti, ma serviranno anche sponsor privati. Il ricorso presentato prevede anche la richiesta di una misura cautelare per rientrare dell’ammanco ancora prima del pronunciamento del Tar che non avrà tempi brevi.
FIRENZE - DECLASSAMENTO PERGOLA: PRESENTATO RICORDO, ORA COMUNE CERCA FINANZIATORI
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