Anche un commercialista, con studi a Prato e a Pistoia, agli arresti domiciliari con l’accusa di aver preso parte ad una maxifrode fiscale sui bonus edilizi. Insieme a lui è finito ai domiciliari un imprenditore con precedenti per reati tributari e fallimentari, ritenuto la mente del raggiro, mentre un terzo indagato – un prestanome – è a piede libero. Secondo le indagini della guardia di finanza di Prato, i tre avrebbero collaborato al sistema fraudolento finalizzato a creare e commercializzare crediti d’imposto connessi al cosiddetto ‘bonus facciate’. Un raggiro da 11 milioni di euro, stando alla ricostruzione degli investigatori che oggi, martedì 17 giugno, hanno proceduto ai due arresti su ordine del giudice delle indagini preliminari del tribunale di Pistoia che ha accolto la richiesta della procura.
Arresti e primi sequestri: crediti inesistenti per 8 milioni e mezzo di euro, tre immobili (un albergo, un capannone e un’abitazione) per un valore di 2 milioni, tre società di capitale per un valore complessivo di 300mila euro. Gli arresti domiciliari sono arrivati all’esito dell’interrogatorio preventivo, introdotto dalla legge Cartabia. Il giudice, dunque, si è convinto degli elementi portati dall’accusa, il cui lavoro affonda le radici nel 2022.
Imprenditore, prestanome e commercialista, attraverso la falsa attestazione di lavori edilizi mai eseguiti o eseguiti solo in parte, avrebbero indotto in errore l’Agenzia delle Entrate generando crediti di imposta inesistenti che venivano poi ceduti a terzi soggetti in buona fede, oppure monetizzati per messo di intermediari professionali. Nella maggior parte dei casi, gli immobili in questione erano intestati a persone del tutto ignare o solo formalmente coinvolte dopo aver sottoscritto inconsapevolmente atti preliminari o dichiarazioni fittizie.
PRATO - Bonus facciate, maxifrode da 11 milioni: agli arresti domiciliari anche un commercialista
Il professionista è indagato insieme ad un imprenditore, anche lui arrestato, e ad un prestanome di società utilizzate per generare crediti di imposta inesistenti. Le indagini sono della guardia di finanza. Arresti scattati dopo l'interrogatorio del giudice delle indagini preliminari
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