FIRENZE - Via Palazzuolo, Bocca: “rigenerazione quando strada sicura”

Redazione
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La rigenerazione di via Palazzuolo potrà decollare solo quando sarà più sicura e meno degradata. Ne è convinto il presidente di Fondazione Cr Firenze Bernabò Bocca, promotore con il Comune del progetto Recreos per trasformare questo quartiere del centro nella Notting Hill fiorentina attraverso l’apertura di botteghe storiche e di artigianato fiorentino. Secondo quanto lamentato dai residenti però, l’annuncio del progetto ha invece accelerato l’apertura di attività di ben altro tipo legate soprattutto al turismo mordi e fuggi. Il progetto, in sostanza ha davanti a se una strada tutta in salita. “Noi stiamo facendo la nostra parte – ha detto Bocca – abbiamo detto più volte che questo progetto non può partire fino a quando si vedranno quelle cose che stiamo vedendo tutti i giorni in quella strada. Non è possibile vedere spacci alla luce del sole, gente sdraiata per terra. Bisogna portare la strada in sicurezza e una volta riportata in sicurezza, state tranquilli che noi faremo la nostra parte. Siamo determinati ad andare avanti – ha aggiunto -. Dall’altra parte il Comune ha deliberato in giunta la firma della convenzione: rimane un tema che quello del degrado, della sicurezza”. La sindaca Sara Funaro accoglie la sollecitazione della Fondazione e ribadisce la necessità di un potenziamento degli organici delle forze dell’ordine da parte del governo nazionale. – Per via Palazzuolo “noi lo stiamo chiedendo da tempo. La nostra parte la stiamo facendo con l’assunzione degli agenti di polizia municipale, non ci stiamo fermando. Sono convinta, e su questo stiamo lavorando con Fondazione Cr Firenze, che oltre alla necessaria presenza di forze dell’ordine” su quella via “la strada giusta sia il progetto che stiamo portando avanti” proprio con la Fondazione.
Abbiamo fatto degli step ulteriori, abbiamo portato una delibera di collaborazione per andare avanti con i lavori di riqualificazione – ha aggiunto -. Stiamo lavorando con i nostri assessori e con la Fondazione Cr Firenze per mettere a disposizione anche i fondi di nostra proprietà per il progetto”. Funaro ha ribadito che “le vie vissute e vissute in maniera positiva diventano anche presidi naturali di sicurezza”.

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