PRATO - Dogaia, ispezione a sorpresa della senatrice di Avs Ilaria Cucchi: “Situazione terribile, presto una interrogazione”

Cucchi è stata chiara: "Né al Governo in carica né a quelli che si sono succeduti interessa il problema carcere. Esco da questa struttura con il cuore a pezzi". I candidati alle Regionali e gli attivisti hanno aspettato fuori con bandiere e un cartello di denuncia: "Di carcere si muore"
Nadia Tarantino
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Una visita a sorpresa, anzi un’ispezione vera e propria per toccare con mano le condizioni di vita all’interno della Dogaia. Un’ispezione di più di due ore quella fatta oggi, lunedì 29 settembre, dalla senatrice di Avs Ilaria Cucchi, che all’uscita dal carcere di Prato ha annunciato una interrogazione: “Ho il cuore a pezzi e la verità è che delle carceri  non interessa niente a nessuno – le sue parole – nessun racconto può rendere l’idea di come sono queste realtà e, in particolare, di come è il carcere di Prato”. Ad aspettare la fine della visita i candidati pratesi di Avs alle Regionali di ottobre con in testa il capolista Alessio Laschi e alcuni attivisti del partito. “Esco da questa ispezione – il commento di Cucchi – con impressioni terribili e allora sapete che vi dico? che il sottosegretario Delmastro che lo scorso anno venne a promettere ai cittadini che non avrebbe fatto respirare chi è rinchiuso qui dentro, almeno è stato onesto: qui non respirano i detenuti e non respirano gli agenti della penitenziaria e tutti quelli che ci lavorano”.

La senatrice Cucchi, molto impegnata sul fronte carcerario per l’esperienza vissuta dalla sua famiglia nel 2009 quando il fratello Stefano, in stato di custodia cautelare, morì per le botte ricevute da due carabinieri poi condannati in via definitiva per omicidio preterintenzionale,  si è intrattenuta con il corpo di polizia penitenziaria: “Anche qui ho raccolto il grido di aiuto che arriva tutte le volte che faccio un’ispezione”, ha detto. I problemi sono sempre gli stessi: condizioni di lavoro difficili, carenza di personale, ambienti fatiscenti, presenza massiccia di detenuti con problemi psichici e psichiatrici e con problemi di tossicodipendenza, alto tasso di detenuti che non possono usufruire delle misure alternative.

“Qui la situazione è al collasso da un punto di vista dell’organizzazione e da un punto di vista della tenuta della struttura che ormai cade a pezzi – le parole di Ilaria Cucchi – non vengono dati i soldi per consentire al direttore di intervenire sulle criticità”.

La senatrice se l’è presa con il ministro della Giustizia, Carlo Nordio: “Continua a mentire – ha detto – continua a dire che vuol risolvere i problemi, continua a dire che vuol combattere il sovraffollamento ma intanto introduce nuovi reati”. Il problema sono i Governi di centrodestra? “No, non è che il problema carcere c’è da quando è arrivata Meloni – le parole di Cucchi – ero bambina quando sentivo parlare di questo problema e ho la bellezza di 51 anni. E’ una criticità vecchia”.

Stando ai dati di giornata, pubblicati stamani sul sito del ministero, a Prato sono ospitati 589 detenuti in 583 posti effettivamente disponibili oltre ai 33 attualmente fuori uso. “Se entrate dentro – ancora Cucchi – vi rendete conto del perché c’è un alto tasso di recidiva: detenuti che passano le giornate senza fare niente in un ambiente difficile sotto ogni punto di vista”.

Nelle settimane scorse la Dogaia è finita al centro di un’inchiesta della procura di Prato: ingresso incontrollato di sostanze stupefacenti e di telefonini con un uso regolare da parte di diversi detenuti; sul registro delle notizie di reato sono finiti sia reclusi che appartenenti al Corpo della penitenziaria. Una struttura spesso in prima pagina per risse, violenze, tentativi di rivolta e suicidi. Un carcere difficile come tanti altri in Italia.  

“Il fatto – ha detto la senatrice Cucchi – è che di queste realtà non interessa niente a nessuno: non interessa al Governo in carica, non è interessato ai vari Governi che si sono succeduti e non interessa, ed è la cosa che fa più male, alla società civile. Occorre un risveglio delle coscienze”. (nt)

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