TOSCANA - INIZIATIVA CISL CONTRO VIOLENZA ECONOMICA SU DONNE

Caterina Gonnelli
LIVE

“Troppe donne sono ancora vittime di ogni tipo di violenza, tra cui quella economica, spesso meno visibile ma altrettanto limitante. Vari gli aspetti che contribuiscono a questo squilibrio: dalla differenza reddituale tra uomini e donne all’uso del part-time, che troppo spesso penalizza le lavoratrici”. Così Katiuscia Biliotti, segretaria toscana Cisl, e Marco Lenzini, segretario generale First Cisl Toscana, in vista di un incontro organizzato dal sindacato il 12 novembre presso l’Auditorium Cisl Firenze nell’ambito della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in programma il 25 novembre. Secondo i dati Istat, in Toscana nel settore privato gli uomini percepiscono in media un compenso giornaliero lordo di 100,9 euro, contro i 76 euro delle donne e nella il tasso di occupazione femminile (al 30 giugno scorso) è del 65,9% rispetto al 77,4% di quella maschile. A rendere insufficienti i redditi femminili è anche il ricorso al part-time, spesso imposto dalle aziende o dalle situazioni familiari: i tre quarti di tutti i contratti part time in Toscana (302mila) sono femminili (226mila, il 74,5%), sebbene le donne siano solo il 44,6% (744mila) di tutti gli occupati (1,668 milioni) nella regione. “Significativo anche il dato sulla gestione delle risorse economiche – aggiungono in una nota -: ancora oggi le donne aprono e utilizzano conti correnti in misura minore rispetto agli uomini, segno di una minore familiarità o fiducia con gli strumenti finanziari che invece rappresentano la base dell’autonomia personale. Per questo va dedicata attenzione all’educazione finanziaria, che diventa strumento di autodeterminazione, indipendenza e vera autonomia

Articoli correlati

Qualcosa che sia per te.