PRATO - Svolta per la vertenza ‘L’Alba’: al tavolo istituzionale si presenta un’azienda pronta a riassorbire i lavoratori licenziati

Il tavolo riunito di nuovo oggi ha registrato un importante passo in avanti con l'offerta arrivata da una società del centro Italia che si occupa di logistica, stireria, confezione e controllo qualità. Decisive le prossime due settimane
Nadia Tarantino
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E’ concreta la possibilità di una svolta per i diciotto operai della stireria L’Alba contro cui è in corso da settimane una durissima vertenza sindacale di Sudd Cobas in seguito al trasferimento dell’attività in un’altra sede, trasferimento finalizzato a cambiare ragione sociale e, in questo modo, a legittimare i licenziamenti. Un’azienda di logistica del centro Italia si è dichiarata disponibile ad assumere gli operai in cambio di un impegno dei committenti de L’Alba a fornire commesse di lavoro. L’offerta è stata illustrata oggi, giovedì 20 novembre, al tavolo istituzionale aperto presso la Provincia di Prato dal presidente Simone Calamai. Una disponibilità che dovrà essere ora vagliata, discussa e esaminata da Sudd Cobas e dalle aziende committenti (presenti oggi i lanifici Nello Gori e Roma rappresentati rispettivamente dagli avvocati Alessandro Gattai e Ugo Fanti, Dixie e la proprietà di Canadian, Artcraft) davanti ai cui cancelli e alle cui vetrine il sindacato ha portato le proprie rivendicazioni. Le prossime due settimane saranno decisive, caratterizzate da una fase tecnica utile a capire se l’offerta può davvero diventare la soluzione che il tavolo istituzionale si era dato come obiettivo.
“Registriamo un passo in avanti importantissimo verso la soluzione – le parole del presidente Calamai – i committenti hanno portato energie positive e soprattutto la volontà di trovare una via d’uscita che intanto si concretizza con la firma di un verbale che è una sorta di impegno a proseguire su questa strada”. Una notizia che è buona anche per un altro motivo: “Abbiamo la possibilità – ha aggiunto Simone Calamai – di andare a ricoprire una parte di filiera, e nello specifico il segmento della stireria, della confezione e della logistica, che in questo momento, nel nostro distretto, vede l’assenza di attenzione alle regole del mercato e al rispetto delle norme in generale”.
Sudd Cobas è pronta a fare la propria parte nelle prossime due settimane ma è chiaro che si tratta di una grande occasione per garantire ai lavorati della stireria L’Alba uno stipendio con tutto ciò che questo significa: “Questo progetto può davvero atterrare, ci sono possibilità e condizioni per dare un lavoro dignitoso a queste persone – il commento di Luca Toscano – se tutto andrà in porto, potremo dire di aver costruito un grande precedente per la filiera della moda. A Prato si risolve un problema che non è solo pratese, un problema che si chiama sfruttamento e caporalato”.
I committenti presenti al tavolo riunito oggi hanno dato la loro disponibilità a verificare la possibilità di trasformare l’offerta in un fatto concreto: “Il tavolo – ha spiegato l’avvocato Gattai – è per i committenti l’occasione di evitare di ritrovarsi in situazioni di incertezza ma anzi avere la sicurezza dei rapporti di lavoro nel rispetto della legalità che è la condizione essenziale per lavorare in modo corretto e proficuo”. (nadia tarantino)

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