Il definitivo piano di monitoraggio ambientale ed il piano operativo di monitoraggio non consente un reale monitoraggio degli effetti dei lavori di ampliamento del Porto di Livorno sul vicino ambiente marino delle Secche della Meloria, lo ha detto il presidente del parco di Migliarino San Rossore e Massaciuccoli Lorenzo Bani. Il tema centrale è la Darsena Europa d la valutazione di impatto ambientale. Formalmente sarebbe conforme alle linee-guida ma i lavori potrebbero compromettere un’area protetta di 90 chilometri quadrati, 78 dei quali caratterizzati da una prateria di Posidonia oceanica di forte rilevanza ecologica in buono stato di mantenimento e diffusione e che rappresenta – dice Bani – un importante argine al riscaldamento climatico, grazie alla sua capacità di assorbire la C02 atmosferica e di regolare la temperatura del mare». Il monitoraggio è finora stato effettuato solo nello spazio antistante il porto non considerando l’ampiezza dell’area marina e la complessità del sistema ecologico e biologico. «Sulla Darsena Europa bisogna cambiare la rotta – spiega Bani – non siamo contrari alla realizzazione di questa importante infrastruttura, ma va realizzata nel rispetto del valore delle Secche della Meloria, un patrimonio naturalistico che va preservato pensando al benessere dei cittadini, alla sostenibilità della pesca, alla biodiversità ed alle caratteristiche ambientali del territorio che lasceremo alle future generazioni». «Inoltre in caso di criticità – conclude il Presidente – stante l’elevata importanza naturalistica e la rilevanza sovranazionale di quest’area che l’Ente gestisce su delega del Ministero dell’Ambiente, saremo costretti a segnalare agli organi comunitari per la verifica delle eventuali procedure di infrazione europea».
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