In Toscana si contano oltre 4.000 chilometri quadrati di aree a pericolosità elevata o media per rischio di alluvione, che coinvolgono gran parte delle pianure, e circa 250 Comuni classificati in zone sismiche 2 e 3. A ricordarlo è Marcello Brugioni, presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana, in vista dell’Assemblea regionale dei geologi in programma il 21 novembre a Firenze.
Brugioni sottolinea come le informazioni sul rischio idrogeologico, pur essendo disponibili sui siti istituzionali e utilizzate nella pianificazione urbanistica, restino poco conosciute dai cittadini. “La loro diffusione – spiega – è essenziale sia per la prevenzione che per sapere come comportarsi durante un evento”. Proprio per questo la Regione sta predisponendo un piano di comunicazione sui rischi idraulici e da frana, al quale collaborerà anche l’Ordine dei geologi.
Le aree a rischio alluvione – precisa Brugioni – sono già individuate nelle mappe dell’Autorità di distretto dell’Appennino settentrionale, che copre circa il 90% del territorio toscano. In parallelo, la Regione sta aggiornando la legge 41/2016 per affrontare fenomeni legati ai cambiamenti climatici, come crolli arginali o occlusioni di ponti. “Una volta completato l’iter – aggiunge – la Toscana avrà uno dei quadri normativi più avanzati d’Italia”.
Per quanto riguarda il rischio sismico, Brugioni richiama l’attenzione su oltre 250 Comuni toscani dove potrebbero verificarsi anche forti terremoti. “È un tema di cui si deve parlare – conclude – ma la Regione si sta muovendo con attenzione: quasi tutti i Comuni hanno già realizzato la microzonazione sismica di primo livello, come previsto dai regolamenti regionali”.
TOSCANA - GEOLOGI: 4000 KM² DI AREE A RISCHIO IDROGEOLOGICO
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