L’esperta di intelligenza artificiale Gaia Marcus, la linguista Chiara Rubagotti che ha insegnato ad Alexa a parlare in italiano, le ‘podcaster della menopausa’ Valeria Parrella, Lisa Ginzburg, l’attrice Matilda De Angelis, un omaggio alla scrittrice Margaret Atwood, l’autrice de Il racconto dell’ancella, di cui ricorrono i 40 anni dalla pubblicazione con Gaja Cenciarelli, Chiara Valerio e, in video collegamento da New York, Bill de Blasio. Sono solo alcuni dei nomi presenti a L’eredità delle Donne, il festival dedicato all’empowerment e alle competenze femminili con la direzione artistica di Serena Dandini, che torna a Firenze e online dal 21 al 23 novembre con più di 80 ospiti e 30 incontri tra il teatro Niccolini, l’auditorium della Fondazione CR Firenze (che è tra i fondatori del festival) e la libreria Giunti Odeon. Titolo di questa ottava edizione è ‘IF – Intelligenze Femminili’. Caratteristica del festival è infatti non solo parlare di donne (quello vien da sé) ma far parlare le donne. Dopo 8 anni di Festival le cose sono cambiate? “Sono comunque ottimista per natura, bisogna essere ottimisti, quindi le cose si evolvono, migliorano. Poi bisogna sempre stare un po’ allerta. Bisogna stare attenti, perché la storia va avanti, io sono ottimista, però si rischiano delle frenate brusche, se non addirittura dei passi indietro, ma noi vigiliamo”. Chiediamo allora a Serena Dandini un commento sulle polemiche per la nomina da parte di Eugenio Giani di Mia Diop, 23enne esponente del Pd, con doppia cittadinanza italiana e senegalese, alla vicepresidenza della giunta della Regione Toscana. “Direi fantastico, no? Apriamo alle nuove generazioni, apriamo a quella bella società multiculturale quale siamo, dobbiamo ambire a essere ancora di più e a mettere in circolo questa ricchezza, questi talenti proprio di intelligenza femminile”.
FIRENZE - LE INTELLIGENZE FEMMINILI AL CENTRO DEL FESTIVAL L’EREDITà DELLE DONNE
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