Un anno e dieci mesi con il rito abbreviato ad Alexander Pereira, l’ex sovrintendente del Maggio musicale fiorentino finito a processo per peculato e malversazione. Condannato per la prima contestazione e assolto per la seconda, Pereira ha chiuso così la sua vicenda giudiziaria legata a spese personali sostenute dalla Fondazione del Maggio senza che questo fosse previsto dal contratto. Due gli episodi di peculato che hanno portato il giudice delle udienze preliminari a pronunciare sentenza di condanna: 24mila euro di spese relative al trasloco da Milano a San Casciano Val di Pesa, il comune della provincia di Firenze dove Pereira prese casa dopo la nomina a sovrintendente, e 60 euro per l’acquisto di un biglietto del treno. Il tribunale ha stabilito il versamento di 25.909 euro a titolo di riparazione pecuniaria a favore della parte civile, vale a dire la Fondazione del Maggio musicale fiorentino, e il pagamento di 1.500 euro a titolo di risarcimento.
Sul fronte dell’altra accusa – la malversazione – il giudice non ha sposato la tesi della procura che ipotizzava l’uso improprio di 35 milioni provenienti dal fondo governativo di ripatrimonializzazione degli enti lirici: secondo il pubblico ministero, Pereira avrebbe usato i soldi per pagare stipendi e imposte anziché rafforzare il patrimonio dell’ente.
Alexander Pereira presentò le dimissioni a febbraio 2023: già allora la procura di Firenze stava indagando sulle spese messe in pancia alla Fondazione.
FIRENZE - PECULATO: CONDANNATO EX SOVRINTENDENTE DEL MAGGIO
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