PRATO - PD: NIENTE CONGRESSO ANTICIPATO MA PERCORSO ASSEMBLEARE

Claudio Vannacci
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Il congresso anticipato del Pd non si farà, al suo posto un percorso inedito che coinvolgerà tutti gli iscritti e che verrà testato a Prato per la prima volta in Italia.

A mettere la parola fine alla vicenda congresso, che si trascina praticamente dal commissariamento del Comune la scorsa estate, è stato il segretario regionale Emiliano Fossi che nel pomeriggio di ieri 24 novembre ha ricevuto una delegazione di Dem pratesi, guidata dal deputato Marco Furfaro e dal segretario provinciale Marco Biagioni e della quale faceva parte anche il consigliere regionale Matteo Biffoni in rappresentanza della componente riformista. In via Forlanini presenta anche una delegazione, guidata dal segretario comunale di Vaiano Alessandro Michelozzi, dei promotori del documento trasversale tra gli iscritti che chiedeva proprio di poter celebrare il congresso entro Natale.

Fossi, affiancato dal responsabile organizzazione del Pd toscano Luca Sani, ha spiegato che per celebrare il congresso provinciale non ci sono i tempi. Secondo le regole del Pd servono almeno due o tre mesi, tecnicamente si potrebbe fare solo a febbraio 2026, quindi troppo a ridosso delle amministrative.

Viene quindi a cadere la richiesta praticamente unanime del Pd pratese che, attraverso tutte le sue componenti, aveva fatto capire di voler celebrare l’assise prima possibile. Lo aveva chiesto fin da subito la componente riformista, lo aveva fatto capire lo stesso segretario Biagioni che, qualche settimana fa, aveva poi fatto proprio il documento firmato da circa 250 iscritti trasversali a tutte le anime del partito per scrivere una lettera a Fossi chiedendo di poter celebrare il congresso entro Natale.

La risposta, come detto, è arrivata ieri ed è negativa. Adesso, non potendo fare il congresso, Biagioni ha proposto di aprire una fase di rigenerazione forte dove protagonisti siano le iscritte e gli iscritti, dove si discuta nel merito i temi e l’organizzazione. Questo per avere una discussione profonda in vista delle amministrative. Su questa proposta ha avuto l’ok da regionale e nazionale, ed è stata condivisa con tutti i presenti al vertice.

A Prato verrà quindi sperimentata una forma di partecipazione diretta delle iscritte e degli iscritti. “Non si tratterà di un congresso formale, ma di un processo inedito – spiega Biagioni -: gli iscritti saranno chiamati prima a discutere all’interno dei circoli e poi a decidere, in una grande assemblea finale che coinvolgerà tutto il corpo militante della città e della provincia. Il confronto riguarderà la definizione della linea politica sui principali temi nazionali e locali, oltre che gli assetti organizzativi e la forma stessa del partito”.

L’obiettivo è partire da subito con le consultazioni nei circoli in modo da arrivare a inizio gennaio e celebrare l’Assemblea. “A quel punto – continua Biagioni – tireremo le somme del lavoro svolti dalla base e ne uscirà la linea politico programmatica del Pd pratese sia in vista delle elezioni amministrative ma anche per quello che riguarda l’organizzazione stessa del partito”. Una linea che potrebbe anche non essere in linea con quella indicata finora dallo stesso Biagioni e dalla maggioranza che guida il Pd di Prato: “In quel caso – afferma Biagioni – ne trarrei le conseguenze e rimetterei il mandato nella mani della stessa Assemblea che potrà così nominare un reggente alla guida del partito”.

Soddisfatto della decisione il segretario regionale Fossi: “Questa scelta nasce dalla necessità di riallacciare e rafforzare il rapporto con la città – spiega Fossi -. I risultati delle regionali per il Pd sono confortanti ma non sufficienti: vogliamo costruire insieme a Prato una proposta all’altezza delle sfide contemporanee. La città e le sue peculiarità richiedono un impegno capace di contrastare sfruttamento e illegalità e di misurarsi con gli effetti della globalizzazione”.

Secondo Fossi, la disponibilità mostrata da tutte le figure coinvolte rappresenta la condizione per “rafforzare la centralità del Pd Toscana e consolidare un partito più preparato, radicato e capace di dialogo in vista delle prossime elezioni amministrative”.

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