Tuta arancione, il volto provato dalla fatica, la stanchezza dopo un intervento durato un’intera giornata. Sono i volti dei volontari della Vab colline medicee a raccontare, più di qualsiasi parola, l’estate complicata sul fronte degli incendi. L’ultima giornata, la più difficile dell’ultimo mese, domenica scorsa. Dopo gli incendi nei boschi di Schignano e Cerreto, il fuoco è divampato al Poggetto in via Cegoli, a Canneto di Prato e Comeana e poi nel primo pomeriggio tra Seano e Bacchereto, sempre nel comune di Carmignano. Le fiamme hanno divorato oltre due ettari di terreno in una zona molto vicina alle abitazioni. Momenti di paura risolti, per fortuna, grazie al sacrificio di tutto il personale dei soccorsi arrivato sul posto. Il verde che caratterizzava lo scorcio completamente compromesso, resta il nero scuro dei carboni. Ad accompagnarci sul posto, dopo le piogge intense di stanotte che hanno cancellato ogni possibilità di veder ripartire le fiamme, è Massimo Cassarà responsabile della Vab Collinee medicee.
“E’ stata una domenica che ci ha messo davvero a dura prova, tre incendi a distanza di un’ora e poco più l’uno dall’altro. Nella zona de Le Barche le fiamme sono partite alle 17, avevamo appena concluso l’intervento a Comeana alle 14 e prima, alle 10, quello al Poggio- spiega Massimo Cassarà- sono intervenuti circa 30 volontari da tutta la provincia di Prato insieme ai vigili del fuoco che si sono occupati si salvaguardare la salute di chi vive qui. Due ettari andati in fumo, le fiamme viaggiavano fortissime”. Le fiamme, partite da bordo strada, sono state violente fin da subito. Difficile ipotizzare che si sia trattato di un mozzicone di sigaretta. Al momento restano al vaglio le telecamere di sicurezza in entrata ed uscita dal Comune, la speranza è di riuscire ad intercettare eventuali movimenti sospetti.
Fuoco ma anche acqua, alluvioni, l’emergenza è dietro l’angolo. Da qui l’appello a farsi avanti come nuovi volontari. “Ieri la pioggia ci ha dato respiro per quanto riguarda il fronte incendi boschivi ma siamo sempre in allerta per il rischio di alluvioni- spiega ancora il responsabile antincendi della Vab locale- Oggi trovare volontari è molto difficile, nella nostra sezione siamo attrezzati con 15 ragazzi nuovi ma siamo sempre aperti ad accogliere nuovi volontari, fatevi avanti c’è da fare per tutte le età”. Un impegno portato avanti anche insieme a Denise De Giuli, sua moglie e volontaria, che non si è tirata indietro durante le ultime alluvioni nonostante la gravidanza. Un esempio di solidarietà e senso civico: “Durante le ultime alluvioni ero incinta, durante la seconda l’ho lasciata con nonna perchè era impossibile accedere a casa. Non ci ho pensato due volte, la cosa più intelligente da fare è stata mettersi la divisa che avevo in macchina, raggiungere la sezione e sono partita- racconta- non è il grazie, non sono i soldi, e’ qualcosa che ti viene da dentro sapere che nel tuo piccolo hai fatto un tassellino per il bene del futuro”