Ancora scommesse truccate, ancora una frode che sfrutta il calcio, e che però stavolta, risulta particolarmente odiosa, visto che coinvolge anche i più piccoli. A muoversi è stata la Procura di Reggio Calabria, che ha scoperto un presunto sistema di partite truccate, nei campionati di serie C e nella Primavera, che teneva insieme un gruppo calabrese che ruotava intorno ad un arbitro, e una sala scommesse di Sesto Fiorentino, provincia di Firenze. Il titolare, Giampiero Reale, e suo figlio Tommaso, sono così finiti agli arresti domiciliari. Stando agli accertamenti di carabinieri e fiamme gialle, dalla loro agenzia Sestobet, i due avrebbero ricevuto e ceduto capitali e puntate, anche attraverso la creazione di posizioni fittizie. Gli investigatori ipotizzano anche che, per non destare sospetti su cifre troppo alte, le scommesse fossero spacchettate e affidate anche a provider stranieri, peraltro non autorizzati a operare in Italia. Ma su cosa si scommetteva? Incontri di calcio, almeno 3 quelli finiti nel filone toscano dell’inchiesta: Pineto Carrarese del marzo 2024, la partite del campionato Primavera tra Empoli e Lazio il 18 settembre dello stesso anno e quella tra la primavera di Milan e Empoli, appena 4 giorni prima. Il filo rosso che collega questi, e altri eventi sospetti, sarebbe l’arbitro Luigi Catanoso, fino anche lui ai domiciliari, che in alcuni casi aveva condotto la gara in prima persona, e in altri – come risulterebbe dalle intercettazioni – aveva tentato di corrompere i colleghi arbitri con ingenti somme di denaro. Per questo, ai domiciliari, sono finiti anche altre due persone della zona di Reggio Calabria. Per tutti il reato contestato è quello di associazione a delinquere finalizzato a frodi sportive.
SESTO F,NO (FI) - INCHIESTA SULLE SCOMMESSE SPORTIVE: DUE ARRESTI IN TOSCANA
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