“Ricordo quel boato enorme, noi eravamo in Comune, lo spalancarsi delle finestre a 2 chilometri di distanza dalla zona dell’esplosione. Ci affacciammo e vedemmo questa colonna di fumo con le fiamme sotto. Fu uno shock per tutti noi. Poi attivare la procedura immediata della protezione civile, gli avvertimenti alla popolazione. Un passaggio davvero scioccante”. Così Giuseppe Carovani, sindaco di Calenzano (Firenze), ricorda gli attimi dell’esplosione al deposito Eni, avvenuta alle 10:21 del 9 dicembre 2024.
Un’esplosione costata la vita a 5 operai, Davide Baronti, Franco Cirelli, Carmelo Corso, Vincenzo Martinelli e Gerardo Pepe; 26 invece i feriti.
Domani, primo anniversario della strage, il Comune di Calenzano dedica una giornata di ricordo e sarà anche inaugurato un memoriale per le vittime, alle 15 nella vicina area del parco della Fogliaia. La sera al Teatro Manzoni lo spettacolo “Una stella mattutina”, incentrato sul tema della sicurezza sul lavoro. Ed è anche nel ricordo degli operai morti che Calenzano prova a voltare pagina: nel sito Eni nascerà un hub per le energie rinnovabili, con una grande centrale fotovoltaica, l’accordo per la riconversione dell’area dovrebbe essere firmato entro l’anno. Per questo risultato, osserva il primo cittadino, “c’è tanta soddisfazione perché risponde a quelle che erano le nostre aspirazioni. Quando lanciammo la proposta, un po’ ardita, in tanti avevano mostrato scetticismo, si pensava a una fuga in avanti. Invece siamo riusciti a perseguire questa idea con efficacia e fa molto piacere non solo a me, ma penso a tutta la comunità”.
CALENZANO (FI) - Esplosione Calenzano, sindaco ‘ricordo scioccante
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