La festa del patrono si è aperta a Firenze con il Corteo degli omaggi. Prima quello della croce della Società di San Giovanni Battista alla Sindaca nella sala di Clemente Settimo e poi quello dei ceri che in corteo hanno raggiunto il Battistero. E’ questo il momento in cui le tradizioni religiose si mescolano, come spesso accade a Firenze, con quelle storiche. In passato infatti era obbligo dei ricchi fiorentini portare offerte al santo nel giorno della sua festa. In genere si trattava di ceri, che negli anni sono diventati sempre più agghindati e sfarzosi, simbolo del benessere di chi ne faceva omaggio. parte di questi rimanevano accesi per tutto l’anno all’interno del Battistero, una richiesta di intercessione al Santo per la prosperità della città. Oggi sono la sindaca e il presidente della Società di San Giovanni a fare dono al Vescovo di due ceri il ricordo dell’antica tradizione prima di spostarsi in Duomo per la celebrazione della Messa Solenne. “Non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti” ha detto Monsignor Gambelli citando martin Luther King nella sua omelia. E ancora “disinnescare l’ostilità attraverso il dialogo, l’ascolto come terreno per far nascere comunione, la responsabilità degli adulti nel consegnare alle nuove generazioni un futuro non ipotecato”. Tutti concetti legati alla figura del Santo patrono ma impossibile non pensare ai conflitti che infiammano il mondo (mai citati dal Vescovo di Firenze). L’attualità è entrata nei festeggiamenti per san giovanni anche attraverso la tradizionale cerimonia della consegna da parte della Sindaca Funaro dei fiorini d’oro. Tra gli insigniti, anche due mamme, una palestinese e l’altra isdraeliana (a ritirare il riconoscimento due loro rappresentanti): entrambe hanno perso un figlio nel conflitto ma hanno saputo trtasformare il dolore in comune lotta per la pace. Oltre alle due mamme e a Aldo Cazzullo Funaro ha scelto di consegnare il Fiorino anche all’ Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa , all’artigiana (ricamatrice) centenaria Clara Arzilla Cappellini, a Paolo Poli, General Manager e AD autodromo Mugello di Scarperia e alla memoria di Kurt Hamrin (scomparso lo scorso anno), vera leggenda per i tifosi della Fiorentina, per cui ha giocato tra il 1958 e il 1967.
FIRENZE - L’OFFERTA DEI CERI E LE CERIMONIE NEL GIORNO DEL PATRONO
LIVE
12